Il ratto nero (rattus rattus) può essere molto pericoloso per l’uomo a causa della sua capacità di trasmettere malattie come peste bubbonica, tifo, toxoplasmosi e trichinosi. Esso inoltre causa danni, ove si annida, asportando materiale ed inquinando eventuali derrate presenti.

Ha un muso appuntito, le orecchie sono piuttosto lunghe, arrotondate in punta e senza pelo. Il corpo presenta una pelliccia lucida non molto fitta e la coda non ha peli. Il colore varia dal grigio – nero, al grigio – marrone con la parte del ventre più chiara. Le sue caratteristiche psicofisiche lo rendono agile ma soprattutto un abile arrampicatore.

Il ratto nero predilige l’attività notturna. Frequenta alberi, tetti, magazzini, depositi ma è possibile trovarlo anche sul terreno. Costruisce nidi negli edifici all’interno di cavità murarie, negli anfratti dei tetti ma anche nel suolo.

Può entrare in un ambiente domestico attraverso porte e finestre lasciate aperte, camini o aperture del sottotetto. Una volta in casa, non è affatto facile catturarlo vista la sua grande diffidenza.

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La presenza del ratto nero è rintracciabile attraverso i suoi escrementi di colore nero, ovoidali e lunghi circa 15 mm.

Questo roditore è onnivoro anche se si nutre prevalentemente di vegetali come frutta, cereali, germogli, cortecce. Non disdegna insetti e carogne.

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