La sanificazione periodica degli ambienti è una buona prassi igienica per ridurre il rischio di contrarre malattie provocate dagli agenti patogeni presenti negli ambienti frequentati con assiduità da persone. Alcune infezioni respiratorie, come l’influenza stagionale o il comune raffreddore, rientrano in questa categoria.
Il picco di contagi si verifica prevalentemente nel periodo invernale, quando le persone tendono a stare maggiormente in ambienti confinati e climatizzati. Queste condizioni rendono lo scambio di contaminanti molto più probabile tramite il contatto con le superfici e per inalazione dell’aerosol emesso durante le conversazioni oppure con colpi di tosse, starnuti, espirazioni dei fumatori compresi quelli di sigarette elettroniche.
Se la necessità di ridurre l’accumulo di batteri, virus, miceti e parassiti è una prassi indispensabile nel settore sanitario (ospedali, studi medici o RSA), nelle aree in cui si verifica la continua affluenza di utenti diventa un’esigenza imprescindibile per la tutela della stessa fruibilità degli ambienti come nel caso di scuole, palestre, impianti sportivi in genere, locali di intrattenimento e svago, uffici e mezzi pubblici di trasporto. Le probabilità di contagio in questi luoghi si innalzano, pertanto deve essere praticata la sanificazione.
Il Testo Unico per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori contempla inoltre la valutazione del rischio biologico in qualsiasi contesto lavorativo, sulla base del quale è necessario attuare procedure di mitigazione del rischio, laddove non sia possibile eliminarlo, mirate alla tutela innanzitutto dei lavoratori presenti nei luoghi sopracitati.
Come preparare una sanificazione
Il processo di sanificazione è composto da diverse azioni, basate sulle condizioni igienico sanitarie dell’ambiente da trattare e del grado di riduzione dei contaminanti da raggiungere.
La valutazione parte dalla situazione strutturale: capacità di lavare facilmente pareti, pavimentazioni ed infissi; manutenzione degli impianti a servizio; salubrità dell’acqua erogata dagli impianti sanitari e dell’aria emessa dagli impianti aeraulici.
La procedura prende infatti avvio sempre dall’accurata pulizia di tutte le superfici. Si passa poi alle attività specifiche per singolo spazio, segue l’applicazione di disinfettanti specifici registrati presso il Ministero della Salute negli specifici TP previsti dal regolamento EU n. 528/2012 prodotti biocidi. Le operazioni si concludono talvolta con la verifica analitica microbiologica.
Le norme, vista la complessità dell’applicazione ed il rischio di compromettere i risultati, prevedono che le aziende abilitate all’esecuzione delle sanificazioni siano identificate dallo specifico codice ATECO 81.29.1 e che siano in possesso di tecnici qualificati e formati.
Fumigat Srl ha tutti i requisiti di legge, fin dalla loro istituzione, annoverando esperienze di sanificazioni che partono dalla costituzione aziendale nel 1936 sino ad oggi passando attraverso il recente periodo pandemico. I tecnici Fumigat, sulla base delle esperienze acquisite e delle norme che obbligano alla tutela della salute dei lavoratori, sono in grado di fornire un’assistenza tecnica ed operativa per tutelare l’igiene di qualsiasi contesto civile.
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