Sono state oltre 16mila le violazioni rilevate dai NAS, in materia di rispetto delle normative nazionali e comunitarie per l’igiene e la sicurezza degli alimenti. Il dato è stato divulgato a mezzo stampa* il 7 giugno scorso, in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare. Tali numeri si può presumere siano anche aumentati alla data odierna, quando siamo ormai prossimi alla conclusione del 2023.
Queste risultanze rilevano la tendenza di ancora troppe aziende della filiera alimentare a sottovalutare il pericolo rappresentato dalle possibili infestazioni, trascurando una parte rilevante del Regolamento UE 2021/382.
La base concettuale del nuovo pacchetto igiene o HACCP è focalizzata sulla gestione sicura dei prodotti alimentari per i quali è basilare che tutti gli ambienti, le strutture, i mezzi di trasporto, i locali di stoccaggio, i contenitori e i processi di manipolazioni siano oggetto di valutazione circa la gestione degli allergeni, la ridistribuzione degli alimenti e la cultura della sicurezza alimentare. Tale approccio implica che, oltre alla considerazione sugli ingredienti adoperati, l’obiettivo determinante debba essere l’assenza di qualsiasi potenziale infestante da tutti gli ambienti in cui gli alimenti sono conservati, lavorati e distribuiti a partire dal post raccolto fino alla vendita al dettaglio ed alla somministrazione negli esercizi commerciali.
Una mosca nel pane, i resti di escrementi di roditore nella pasta o un coleottero nei cereali possono rappresentare un danno igienico sanitario a causa della trasmissione di agenti patogeni ma anche di allergeni, ad esempio presenti negli escrementi. I responsabili delle aziende alimentari sono pertanto tenuti a realizzare un piano di controllo su misura per la specifica realtà produttiva, di distribuzione o di immagazzinamento, tale da verificare l’integrità delle strutture ed il livello di difesa che si riesce a sostenere; al contempo debbono anche gestire un programma di monitoraggio, in grado di valutare ad ogni rilevazione ed identificazione di coleotteri, lepidotteri, roditori, ecc. l’azione di difesa e di protezione da attuare.
La norma volontaria UNI EN 16636 consente, a supporto di tali azioni, di sostenere un processo affidabile di Pest Control secondo standard riconosciuti in tutta Europa ed all’interno dei protocolli internazionali della GDO. Fumigat Srl ha acquisito la certificazione UNI EN 16636 ed il marchio Cepa Certified, quale sinonimo di competenza e professionalità nel settore della gestione integrata degli infestanti (IPM) per supportare la propria clientela con le strategie più innovative, nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.
Gli specialisti di Fumigat Srl sono a disposizione per una consulenza in tema di Integrated Pest Management e per fornire gratuitamente un’analisi ambientale conoscitiva della Vostra struttura da proteggere.
*Fonte: Sole 24 ore Sanità24 del 7 giugno 2023
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