Ogni processo di sanificazione e disinfezione deve essere preceduto da un’accurata operazione di pulizia. Il corretto uso dei detergenti è infatti fondamentale per asportare i detriti depositati sulle superfici che fungono da autentica barriera a batteri e virus. Il ricorso diretto ai disinfettanti non è infatti in grado di rimuovere tutti i microrganismi presenti. Questi ultimi sono protetti dalle sostanze sporche.
Cos’è la detersione?
La detersione consiste nella rimozione e nell’allontanamento dei microrganismi nocivi con conseguente abbattimento della carica microbica. La pulizia accurata riduce quindi notevolmente la carica batterica. Alcuni studi, condotti in ambienti ospedalieri, hanno dimostrato che la pulizia dei pavimenti con detergenti è fondamentale per la prevenzione almeno quanto il processo di disinfezione vero e proprio.
Il risultato dell’azione di detersione dipende da alcuni fattori: natura e composizione dello sporco; materiale da pulire; azione meccanica esercitata sulla superficie (sfregamento, velocità o flusso); azione chimica del detergente (quantità – concentrazione adoperata); temperatura (contribuisce all’azione del detergente); durata dell’intervento (tempo di contatto con la superficie che si sta pulendo); esperienza e formazione specifica dell’operatore nelle attività di pulizia.
La detersione è dunque un intervento obbligatorio prima di disinfezione e sterilizzazione, perché lo sporco è ricco di microrganismi che si moltiplicano attivamente riducendo l’attività dei disinfettanti.
La disinfezione dopo le pulizie
La disinfezione va eseguita dopo la conclusione delle operazioni di pulizia. Essa non elimina necessariamente tutti i microrganismi ma solo una percentuale estremamente variabile a seconda di diversi fattori: quantità e resistenza dei microrganismi presenti; presenza di materiale organico o sporco, in grado di inattivare i disinfettanti o proteggere i microrganismi.
Le azioni battericida e virucida sono determinate secondo standard (ad esempio EN16777:2018) con test di laboratorio in condizioni controllate e limitate, ben diverse dall’applicazione in campo. A marzo 2024 è stato inoltre pubblicata lo standard EN17430:2024 in tema di disinfezione virucida delle mani.
La maggior parte delle etichette dei formulati non indica il tempo di azione del disinfettante. L’azione del principio attivo, a tale proposito, può avere tempi ed azioni diversi quando è utilizzato in un formulato che contiene stabilizzanti o sinergizzanti.
La disinfezione non è semplicemente una buona prassi ma un obbligo di legge, in particolare nei contesti professionali come previsto dalla Legge 81/08. La normativa prevede infatti la valutazione del rischio biologico in qualsiasi ambito lavorativo, sulla base della quale è necessario attivare azioni di mitigazione del rischio ove non sia possibile eliminarlo.
Gli operatori della Fumigat Srl hanno gli strumenti adatti per tutelare l’igiene in qualsiasi contesto civile.
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