La derattizzazione è necessaria per preservare gli ambienti dal rischio igienico sanitario provocato dalla presenza di topi e ratti nelle aree civili ed urbane. Industrie, locali commerciali, aree a verde o condomini rischiano l’interdizione in presenza di questi infestanti. Il controllo di questi roditori non può essere tuttavia effettuato in maniera indiscriminata, né tanto meno con modalità fai da te.
La giurisprudenza parla chiaro: dal codice penale il titolo IX bis dei delitti contro il sentimento degli animali, si profilano diversi reati legati alle possibili forme di maltrattamento. Conseguenza è la circolare del Ministero della Salute, rinnovata ogni anno sistematicamente, con cui dispone il divieto dell’utilizzo dei bocconi avvelenati a chiunque, riconoscendo esclusivamente l’impiego consapevole ai professionisti che operano nel controllo degli infestanti.
Questo è ribadito anche dal regolamento europeo 528/2012 che disciplina l’impiego dei biocidi, obbligando all’impiego delle sostanze pericolose esclusivamente i tecnici con una preparazione professionale acquisita. Unica eccezione è la vendita di prodotti di derattizzazione al settore del giardinaggio ma con contenuti pericolosi ridotti, rispetto all’impiego professionale.
Evitare rischi per uomo, animali ed ambiente
È logica la deduzione per cui il controllo dei ratti deve essere eseguito con precise tecniche che devono evitare di creare pericoli per l’uomo, soprattutto nel caso di bambini, animali domestici, fauna selvatica ed i possibili rischi per l’ambiente derivanti dalla contaminazione con sostanze pericolose. Il fenomeno degli avvelenamenti continua purtroppo ad essere ricorrente, a causa di comportamenti negligenti di chi non opera in maniera professionale!
Oggi le tecniche applicabili possono abbracciare metodi tradizionali, per un’eradicazione rapida degli infestanti e metodi innovativi altamente sostenibili per gestire il controllo costante delle infestazioni con sistemi di cattura non cruenti, rispettosi della sofferenza degli animali e con la possibilità di poter lasciare vivi gli animali catturati.
Se c’è una carenza giuridica attualmente, è rintracciabile proprio nel rilascio dei ratti catturati vivi magari in ambienti specifici, in cui l’equilibrio della fauna possa svolgere il suo ciclo in maniera naturale.
Modalità di utilizzo di esche rodenticida
Resta chiaro che qualora fosse necessario utilizzare le esche rodenticida queste debbono essere poste in contenitori di sicurezza da chiudere a chiave ed ancorare per evitare eventuali pericolose dispersioni. Le postazioni debbono poi essere segnalate con apposita cartellonistica, in cui siano riportati il principio attivo a cui si è fatto ricorso e i vari avvertimenti all’utenza circa i rischi per uomo e animali in caso di contatto diretto.
Gli operatori sono, infine, tenuti a rimuovere le esche rodenticida alla conclusione di ogni trattamento facendo attenzione che non restino all’interno esche tossiche.
L’azienda Fumigat Srl mette a disposizione operatori adeguatamente formati per eseguire una derattizzazione efficace e sicura. La professionalità degli addetti Fumigat Srl consente di portare a termine il trattamento richiesto, senza alcun tipo di rischio per l’uomo, gli animali e l’ambiente.
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